Archive for the Lauria Category

Sport, ambiente e turismo

Posted in Lauria on 20 luglio 2009 by Gianni Lupindo
 
A chi passeggia per Lauria, spinto dalla necessità di ossigenare il cervello più che i polmoni, sarà certamente capitato di imbattersi, più o meno malamente, in uno dei numerosi ed improvvisati podisti che animano le vie cittadine. Fa piacere constatare che ci siano concittadini (o, se preferite, compaesani) che, seguendo il principio mens sana in corpore sano, mantengono il corpo e la mente in buona salute. Fa un po’ meno piacere, invece, accorgersi che l’attività podistica viene esercitata in luoghi ed orari quanto meno poco adeguati se non inopportuni. Normalmente s’immagina un corridore, che desidera tenersi in forma, correre tra la natura quando il traffico pedonale ed automobilistico è molto limitato: di conseguenza organizzerà la sua attività nelle prime ore del mattino correndo in strade di campagna a bassa intensità di traffico o nelle apposite piste podistiche (a Lauria non manca, anche se tenuta in un cattivo stato di conservazione). Invece accade che i nostri corridori si cimentino in bizzarri percorsi cittadini, destreggiandosi a gran velocità, tra pedoni ed automobili (non parliamo di quelle parcheggiate in malo modo), nelle ore della giornata più trafficate ed inquinate se non, in rari casi, addirittura calde. Respirando a pieni polmoni i fumi di scarico delle auto qualcuno, con malcelato impeto, costringe il povero pedone che cerca un po’ di tranquillità o un’occasione per chiacchierare a brusche manovre atte ad impedire l’imminente incidente di percorso ma non l’improperio sussurrato a denti stretti dall’incauto ed incivile podista. Io mi chiedo a questo punto: ma tutte queste energie non potrebbero essere utilizzate dal nostro Comune in maniera più proficua e socialmente utile? Mi sovviene un’idea: la pulizia del tanto decantato verde pubblico, a cui nella pratica viene data poca attenzione, se non in quei noti casi che forniscono un ulteriore motivo di sperpero di denaro (sempre pubblico) che potrebbe, invece, essere utilizzato per servizi più utili alla collettività. L’amministrazione non dovrebbe far altro che incentivare la creazione di associazioni con finalità ambientaliste che si preoccupino di tenere puliti gli spazi cittadini troppo spesso occupati da vegetazione selvaggia ed indecorosa. Tutto il materiale utile alla lavorazione dei terreni erbosi, ovviamente, dovrebbe essere fornito in comodato d’uso gratuito dall’amministrazione lauriota agli iscritti all’associazione ambientalista che, dal canto loro, dovrebbero fare di quest’attrezzatura buon uso dotandosi, tra le altre cose, di uno statuto che preveda la partecipazione volontaria e gratuita di qualsiasi cittadino maggiorenne lauriota che voglia regalare una bella immagine della sua cittadina al visitatore forestiero. Sarebbe un modo veramente utile per socializzare, praticare sport ed arricchire il patrimonio naturalistico della lussureggiante Lauria. I soldi pubblici spesi per l’equipaggiamento sarebbero ripagati abbondantemente da uno spettacolo visivo che si offrirebbe ai turisti (e non) intenzionati a soggiornare per un periodo più o meno lungo nella quiete e nell’ordinato, pulito e verde paesaggio di Lauria; inoltre si garantirebbe un cospicuo risparmio sugli eccessivi costi di pseudo società private dedite al verde pubblico e/o di demotivati e precari Lavoratori Socialmente (in)Utili. L’amministrazione cittadina deve farsi carico dell’immagine del paese, chiedendo, se necessario, l’aiuto economico della provincia (regione, Stato, UE o quant’altro) in maniera analoga a quanto già avviene nei comuni delle province autonome del Trentino Alto Adige che obbligano i cittadini alla manutenzione sistematica dei propri terreni boschivi. E’ forse un sogno ma se vogliamo, con la partecipazione politica e la collaborazione di tutti, può diventare una realtà e un modello da imitare nel Mezzogiorno d’Italia. Se vogliamo, si può fare…
 

Facebook: chi l’ha visto?

Posted in Lauria on 9 luglio 2009 by Gianni Lupindo
Ieri si parlava del concetto di “sociale” a cui si possono attribuire significati più o meno importanti, a seconda di come si viva la propria socialità. C’è chi pensa che la socialità si limiti al mero scambio di conoscenze di persone o idee e vuole dimenticare perciò che la società reale è afflitta anche da problematiche vitali. Non che sia disdicevole parlare di socialità in termini di scambio di conoscenze ma mi pare che si sottovalutino altri aspetti più importanti delle relazioni con gli altri. Fenomeni diffusi come Facebook su internet ne danno ampia dimostrazione. Si parla in questo caso di social network, nel modo d’esprimersi ricercato degli anglofoni. Avrei preferito definirla rete sociale ma mi adeguerò alla definizione dei suoi appartenenti perché socializzare significa anche adeguarsi a regole comuni. Questa di Facebook è una società virtuale in cui l’anonimato non è consentito; è costituita da un’associazione di persone (club, se va bene anche agli anglofoni) che vogliono divertirsi o che quantomeno desiderano analizzare i problemi da lontano, seduti comodamente ad una scrivania, senza sporcarsi troppo le mani. Ritengo siano la maggioranza in questa rete sociale ma non mi meraviglierei di trovarci l’eccezione che conferma la regola. Fin ora non ho trovato, però, un buon motivo per iscrivermi a tale servizio ludico (di questo si tratta e non altro), se non il fatto di curiosare nella vita delle persone che liberamente pubblicano le loro informazioni. Così come hanno già fatto vecchi amici che si sono allacciati alla rete sociale con i nomi reali di e , di cui conosco ampiamente la vita pur non essendo ancora iscritto a Facebook. Se volete conoscerli meglio allora fatelo voi oppure gustatevi un assaggio di altri vostri conoscenti dalla . Per quanto mi riguarda credo che Facebook non mi cambi la vita, ma chissà che un giorno non provi, anche io, divertimento a gettarmi nella mischia! Sono più interessato ad altre tematiche sociali che vedono coinvolti, loro malgrado, miei corregionali di cui conosco solo la fama dai pettegolezzi dei compaesani oppure attraverso la trasmissione “”. Appunto ieri la trasmissione di Rai 3 riportava i casi tristemente noti di , scomparsa da Potenza nel settembre del 1993, e , sparito dal mio paese Lauria, rione inferiore, nel maggio 2003. Ormai abbiamo tutti una vaga idea di come siano andate realmente le cose ad Elisa e di come qualcuno molto influente si sia prontamente attivato per nasconderle, così come è consuetudine fare nella regione Basilicata, specie quando ci siano di mezzo personalità e clientele legate in qualche modo alla politica. Se oggi il problema dell’impunità è molto sentito per via di personaggi politici illustri come il nostro presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella mia bistrattata regione e, tanto più, nel mio sconosciuto paese, è una tradizione consolidata che si tramanda di padre in figlio. All’epoca, se non erro, mi trovavo proprio a Potenza in “Attesa Nuova Partenza”, dopo aver terminato il mio primo addestramento al C.A.R. del 91° Battaglione della caserma “Lucania”; ma, ahimè, non potrò essere utile alle indagini, così come lo è stata la mia compaesana, originaria di Lauria e capo della squadra mobile di Potenza, dottoressa Barbara Strappato, poiché non ho mai avuto modo d’incontrare, a mia memoria, la scomparsa Elisa.
Chi l'ha visto del 08-07-2009: Elisa Claps, la polizia accusa Restivo
Invece, anni or sono, m’è capitato più volte d’incontrare per strada, pur senza conoscerlo personalmente, il famigerato Nicola Bevilacqua, detto u zzingaru (lo zingaro), quando ancora non era dato per scomparso. Tutti si tenevano alla larga da quest’uomo perché ritenuto violento, oltre che ladro, e quindi una potenziale fonte di problemi. Era a tutti gli effetti un emarginato sociale, convizione che si rafforzava man mano che si spargevano le voci, credibili o no, che fosse legato alla malavita locale. Ci sono casi irrisolti di omicidii nella zona del Lagonegrese che vengono, a torto o ragione, fatti ricondurre a lui da un filo invisibile che attraversa le menti della gente di Lauria poiché si pensa che fosse stato usato spregiudicatamente, in ragione del suo stato sociale, dal potentato di zona come manovalanza istruita a compiere crimini efferati. In questo senso non ci sono elementi utili alle indagini, ma solo indiscrezioni di cui l’unico riscontro è la temibilità, da parte della gente di Lauria, di taluni personaggi altolocati, ben più temibili dello stesso Nicola. Il servizio televisivo della trasmissione “Chi l’ha visto?” ci presenta la vita difficile e travagliata dello scomparso lauriota Nicola Bevilacqua e mostra il punto di vista dei suoi familiari che, come lui, hanno vissuto nell’indigenza totale, vittime del lassismo morale, per non dire disprezzo, delle amministrazioni comunali passate (e presenti), più propense, per innate capacità ed affermate tradizioni, ad occuparsi di reti sociali piuttosto che di questioni sociali.
Chi l'ha visto del 08-07-2009: Nicola Bevilacqua, un silenzio lungo sei anni

Dante citò le gesta di Ruggiero di Lauria

Posted in Citazioni, Lauria on 17 settembre 2008 by Gianni Lupindo
 
L’altro che già uscì, preso di nave,
Veggio vender sua figlia, e patteggiarne
Come fanno i corsar dell’altre schiave.
Nella terzina di versi in endecasillabi 79-81 del XX Canto del “Purgatorio” di Dante, in una versione commentata da Bonaventura Lombardi, “l’altro” è Carlo II, Re di Sicilia e Puglia e figlio di Carlo I. Di lui racconta al poeta toscano e a Virgilio, tra avari e prodighi legati e distesi bocconi nella V cornice, il penitente Ugo Capeto, Re di Francia, fondatore della dinastia Capetingia. Carlo II, sconfitto l’anno 1284 nel golfo di Napoli, da , ammiraglio di Pietro d’Aragona, fu poi catturato a bordo della sua nave (“preso di nave”). Nel 1305, patteggiò le nozze di sua figlia Beatrice, con Azzo VIII d’Este, in cambio di una forte somma di denaro.
Riassunto e testo di Purgatorio XX
 
Aspetto un vostro aiuto, non sono abbastanza preparato!  😉
Monumento all'ammiraglio Ruggiero di Lauria